I limiti esistono per essere superati

Può capire che il plug-in Tag Assistant ci comunichi che il valore del parametro della dimensione personalizzata, che stiamo inviando a Google Analytics, sia troppo lungo. Questo nel caso il numero di caratteri che compone tale valore superi quello di 150 Bytes, ovvero 150 caratteri, raccomandato dalla documentazione ufficiale, Fig. 1.

Fig. 1 – Lunghezza massima in Bytes del valore di una dimensione personalizzata

Nasce quindi il dubbio sull’impatto, che l’effetto invio di un valore che supera i limiti indicati, può avere sui dati raccolti in Google Analytics.

L’esperimento che ho fatto nasce appunto dalla curiosità emersa leggendo una richiesta di supporto di un utente su stackoverflow, che a sua volta riporta una richiesta simile di un altro utente, senza risposta, effettuata nella community di supporto di Google.
I dubbi riguardavano la modalità con la quale Analytics gestisce questi valori in eccesso e capire, ad esempio, se l’intero evento/pageview viene eliminato dal sistema o se il valore troncato fino al limite consentito.

Mi sono quindi divertito a fare alcuni test con Hit Builder su una delle mie Proprietà Analytics. Ho inviato una serie di pageview con associata una dimensione personalizzata.

Provando ad inserire il un numero massimo di caratteri consentiti, senza prevedere il parametro dp (document path), ho ricevuto il seguente messaggio di avviso:

Il valore fornito per il parametro ‘cd1’ supera il limite consigliato.

La cosa strana è che aggiungendo il parametro dp, definito opzionale dalla documentazione relativa al protocollo di misurazione, il messaggio di avviso sul limite consigliato della dimensione personalizzata è sparito. Un aneddoto che avrei potuto evitare di raccontare, se non fosse per un dettaglio che si scorge nella frase… limite consigliato.

Consigliato o obbligatorio?

La mia prova ha previsto l’invio di una serie di pageview con un numero diverso, e crescente, di caratteri per il valore della dimensione personalizzata:

  • 150 caratteri (limite dichiarato nella documentazione di Google)
  • 300 caratteri
  • 600 caratteri
  • 1200 caratteri
  • 2400 caratteri
  • 4800 caratteri
  • 8107 caratteri (limite oltre il quale il generatore di hit ha restituito un errore e non ha convalidato l’hit)

Il risultato in Google Analytics è stato il seguente, Fig. 2:

Fig. 2 – Tutti i valori della dimensione personalizzata sono stati acquisiti correttamente nonostante abbiano superato il limite indicato di 150 caratteri

Trascorse le 48h, ovvero quando i dati nella piattaforma di analisi possono considerarsi stabili, i valori acquisiti sono rimasti gli stessi come in Fig. 2.

Conclusione

Ci sono dei limiti che sono fatti per essere superati, e quello sulla lunghezza massima del valore della dimensione personalizzata è uno di questi.

C’è da fare comunque attenzione in quanto non tutti i limiti sono così elastici.
Ad esempio la lunghezza massima del numero di caratteri per un filtro, definito con un’espressione regolare, è di 255 caratteri. Superando quel numero di caratteri nell’interfaccia di Google Analytics, non verrà mostrato alcun avviso e il filtro verrà troncato escludendo la parte eccedente. La conseguenza è un risultato non rappresentativo, non sempre immediatamente identificabile, che può portare a basare analisi su dati non affidabili, in quanto filtrati in modo parziale e imprevedibile.